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La
seguente intervista è stata attinta dal sito del Fan Club di Carlo
Verdone ed è stata realizzata da Gabriele Cosmelli. Leggetela
in attesa di una intervista del nostro sito.
Come
è avvenuto l'incontro con Verdone?
Per caso. Lavoravo
all'officina di mio zio dove Carlo veniva a fare aggiustare la
macchina. Lo assillai per mesi chiedendogli di fare un film con
lui fino a quando non ha dovuto cedere facendomi partecipare ad
"Acqua e sapone".
Com'è stata questa esperienza?
Io la giudico ottima e redditizia. Per me il cinema era un mondo
nuovo e grazie a quel film ho imparato le prime nozioni. Di questo
devo ringraziare Carlo.
Com'è Verdone sul set?
Meticoloso e preparatissimo. Lui sa davvero cos'è il cinema. Studia
alla perfezione i personaggi e capisce i tempi dei suoi attori.
Con lui nulla è lasciato al caso.
Hai un ricordo particolare legato ad "Acqua
e sapone" ?
Stavamo girando una scena al lago di Bracciano, quella in cui
riaccompagno a casa con la mia macchina scoperta Rolando e Sandy,
dopo averli incontrati al ristorante. Mentre guidavo l'auto, Verdone
ha aperto la bocca per dire una battuta ed una mosca gli è volata
dentro. Vi lascio immaginare la scena...
Qual è la tua battuta di questo film che
ami di più?
Quella detta mentre racconto a Verdone la mia serata passata con
la filippina di "quei signori del palazzo di fronte".
Quando le dico "balla"" e lei mi risponde "no,
sai non mi va di ballare", ed io: "ballaaaaaaa!".
Di Natasha Hovey che ricordo hai?
Ricordo? La sento spessissimo, siamo buoni amici. Io la trovo
simpaticissima e di una rara bravura. Per me è una delle poche
giovani attrici interessanti. D'altra parte abbiamo esordito insieme,
e lo sapete, Verdone non sbaglia mai…
Molti attori che hanno lavorato con Verdone
hanno potuto ripetere quell'esperienza. La tua, invece, è stata
un'unica, indimenticabile, performance. Perchè non hai più recitato
in un suo film?
Non lo so. Io e Carlo siamo in buonissimi rapporti, non credo
che ci sia un motivo in particolare. Posso solo dire che tutto
può accadere. Magari in futuro si riproporrà l'occasione.
C'è un ruolo di un film di Verdone che ti
sarebbe piaciuto interpretare?
Forse la sua parte in "Cuori nella tormenta". Quel marinaio
un po' tronfio ed insicuro faceva sicuramente al caso mio.
E se fossi un regista che tipo di personaggio assegneresti a Fabrizio
Bracconeri?
Che domande… quello del "bello"!
A parte gli scherzi, c'è un desiderio artistico
che vorresti realizzare?
Si, mi piacerebbe fare un film western.
Ma fra cinema e TV quale strada preferisci
adesso?
Il cinema è sempre nel mio cuore perchè ho esordito proprio sul
grande schermo. La televisione però è più immediata ed offre un
bacino di utenza più alto. In un attimo sei a casa della gente.
Quando hai girato "I ragazzi della III° C" pensavi ad
un così grande successo? Molti oggi ti chiamano ancora Bruno Sacchi…
Ero l'unico che ci credeva. Iniziammo le riprese fra lo scetticismo
di tutti i miei colleghi. Io ero sicurissimo che avremmo riscosso
il favore del pubblico ed ho avuto ragione.
Che ricordo hai di quella esperienza?
Un ricordo bellissimo. La III° C era una classe unita dentro e
fuori dal set. Sono rimasto in contatto con tutti i miei "compagni".
Qual è il film che ti ha consentito di mostrare
di più le tue doti di attore?
Penso "Saint Tropez Saint Tropez". Ero il coprotagonista di un
episodio insieme con Alba Parietti, e scusate se è poco.
A parte "Acqua e sapone", c'è
un altro film di Carlo che preferisci?
Sì. Mi piace molto "Un sacco bello".
Per finire, che cosa vuoi dire ai soci del
fans club di Verdone che navigano su internet?
Navigano?…internet?… Ma de che stai a parlà? Io non ci capisco
niente… No, scherzo! Voglio farvi i complimenti perchè so che
avete fatto una bella cosa! Bravi! Me dovrò fà un corso accelerato….
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