Amici
del Fan Club dei Ragazzi della 3 C ci troviamo con li nostro mito
unico: Chicco Lazzaretti, Fabio Ferrari nella vita reale, oramai
tutti ti chiamano Chicco in giro...
Sì,
per tutti sono Chicco.
La
cosa ti fa piacere?
Beh
sì mi fa piacere, m'ha fatto molto piacere ma diciamo che con
gli anni mi farebbe molto piacere fare un altro personaggio che
abbia quel successo...cambiare nome anche!
E
che effetto ti fa rivederti oggi nelle nottate di Italia1 e su
Happy Channel?
Guarda,
mi fa molto ridere perché poi certe puntate non me le ricordo
neanche più, ne ho vista solo recentemente qualcuna. Ne ho fatto
vedere una a mia figlia, ne ho registrata una perché lei si incuriosiva
del fatto che per strada tutti i giorni la gente se esce con 'sto:
"Chicco, Chicco, Chicco...". E lei mi ha chiesto: "Ma
chi è 'sto Chicco?"...è divertente...ne ho vista una che
mi ha fatto molto ridere.
Ma
che ricordo hai del periodo in cui hai impersonato il mitico Chicco?
Molto
piacevole.
Cioè:
gli anni '80 come li hai vissuti?
Beh
la Terza C era la prima cosa importante che facevo
Non
avevi già fatto "Vacanze In America"?
Sì,
però quello era un piccolo ruolo in un film di successo. Peraltro
quel ruolo mi ha dato la possibilità di essere notato e grazie
a quel ruolo poi ho fatto Chicco. Perché Carlo Vanzina mi ha chiamato
per quel ruolo in quel film e poi mi ha richiamato per fare Chicco.
Fu
Carlo e non Enrico?
Enrico,
sì! Insomma Enrico e Carlo tutt'e due, perché poi loro lavoravano
assieme. Devo dire che Enrico credo sia stato quello che mi ha
voluto più fortemente, perché so che Neri Parenti (il regista
della puntata zero) non mi voleva. Voleva cambiarmi.
Tu
l'hai girata la puntata zero girata da Parenti?
Sì,
l'ho girata. A Neri non piacevo: diceva che non ero comico e diceva
di avere bisogno di uno più comico; invece so che Enrico mi ha
difeso e mi ha voluto fortemente e ha fatto bene.
Oggi
possiamo dire che Neri Parenti si sbagliava!!
Possiamo
dirlo, sì.
Sei
stupito nell’aver trovato il nostro fan club on-line?
Beh
un po' sì perché sono passati tanti anni. Non più di tanto perché
appunto, vedendo che tutti i giorni mi fermano per strada e mi
riconoscono come Chicco...un po' mi sono stupito però non più
di tanto. E' una serie che va bene e quando la fanno a qualsiasi
ora la trasmettano viene vista e alla gente piace...perché è una
cosa senza impegni. Senza pretese: non aveva l'intento di tracciare
uno spaccato reale della società, ma ne uscì fuori qualcosa di
veritiero e che piace non soltanto ai ragazzini ma anche alle
mamme, ai papà, agli anziani, perché lo si è visto negli anni.
Il target non era un target di ragazzini, ma era molto più ampio...
Beh
oggi siamo tra i 16 e i 24/26 anni, ma anche quelli più grandi...
Eh
sì, perché i più grandi lo hanno visto all'epoca!
A
proposito di Internet: che rapporto hai con le nuove tecnologie
e più specificamente con la rete delle reti?
Mi
devono consegnare un computer esattamente sabato quindi dalla
settimana prossima saremo presenti nel mondo moderno.
Pensi
che lo userai anche per lavoro?
Mah,
forse sì!
Il
ricordo degli anni 80 che ti è rimasto qual è? Come li hai vissuti?
Mi
sono molto divertito: avevo 20 anni e di quando si ha 20 anni
è facile che se ne abbia un buon ricordo. E se non ne hai uno
buono ne hai uno molto brutto: è difficile averne un ricordo vago.
In
molti sanno che il tuo amore è da sempre la Lazio…come ti sei
ritrovato nei panni di Chicco, tifoso romanista che rinuncia addirittura
a una montagna di soldi per non rinvangare lo scontro Roma - Liverpool?
Eh..lì...è
come De Niro: si vede il grande attore! No: in realtà mi dava
molto fastidio all'epoca dover fare il romanista. Però non era
la prima volta perché l'avevo già fatto in "Vacanze In America"
e anche in un altro paio di filmetti mi è capitato di fare quello
che è tifoso della Roma. Evidentemente c'ho la faccia da romanista!
La
rivincita però ve la siete ripresa no? Dall'83 la Roma non ha
più preso uno scudetto se non l'anno passato.
La
rivincita ce la siamo presa però questi ultimi due anni sono stati
pesanti...
Tu
quindi cosa speri per domenica?
Io
spero che domenica o la Juventus o l'Inter vincano lo scudetto...per
chiedere 'sto ciclo della Roma
Ricordiamo,
per chi vedrà questa intervista in futuro, che siamo a fine campionato
e che si sta per disputare l'ultima gara in cui Inter, Roma e
Juventus si giocano lo scudetto all'ultimo e la gara della Lazio
prevede un confronto diretto con l'Inter, la favorita (che ahimè
non ha vinto!)
Io
non dico che vinca l'Inter, ma spero che la Lazio vada a fare
le coppe...però io farei un goal all'Inter solo dopo essere sicuro
che la Juventus sta vincendo 3 a 0!
Ti
piace giocare a calcio?
Sì.
Come
ti venne affidata la parte nella serie e come venisti contattato?
Mi
chiamò Enrico Vanzina e mi offrì subito il ruolo senza provini...
Proprio
quello di Chicco?
Sì!
Mi diedero il copione e...
A
te piaceva come ruolo?
Beh,
leggendo il copione mi resi conto che era il ruolo del protagonista
quindi sai...fui molto contento di una offerta del genere!...poi
anche l'offerta quanto a soldi non era male e tu capisci che all'epoca
facevo già teatro ma i soldi che mi giravano per le mani erano
pochi.
Se
non avessi impersonato Chicco, tra le parti quali avresti preferito
recitare?
Beh Bruno Sacchi!...una parte
carina. Devo dire che è una parte originale: aveva delle cose
ovviamente diverse da me però è un ruolo adatto...mi sarei molto
divertito a fare Bruno Sacchi!
Forse
ti mancava giusto qualche chilo!
Come
attore devo dire che mi piace interpretare cose molte diverse
da me, dal mio io...perciò impersonare uno molto timido mi piacerebbe...come
mi piacerebbe interpretare il ruolo di un assassino...
Ti
rispecchi molto in Chicco?...per questo dici questo?
No
per niente...però più in Chicco che in Bruno Sacchi.
La famiglia Ferrari al completo: Fabio,
la moglie e la piccola e simpaticissima Maria.
Avresti
scommesso sul successo della serie prima della messa in onda?
Mai!
Il
momento in cui te ne sei accorto qual è stato?
Il
giorno dopo: dopo la messa in onda della prima puntata. Sono uscito
di casa ed ero diventato famoso, così all'improvviso! Alla fine
dopo mi ero reso conto che l'avevano vista tutti!
Che
rapporti intercorrevano tra te e il resto della classe (del cast,
scusa) ?…si sentiva l’atmosfera da Terza C?
Ottimo.
Il primo anno ci siamo divertiti tutti come matti.Tra di noi c'era
già qualcuno che aveva lavorato parecchio come Renato che era
una star....però era molto divertente, ci si divertiva a girare
e anche quando non si girava. Lavoravamo tanto...tantissimo: 10
ore al giorno. Era molto faticoso però avevamo 20 anni...io ero
già un po' sopra la media però insomma...
Quanto
durarono le riprese delle tre serie?
Tre
anni...30 settimane per serie.
Sei
rimasto in contatto con qualcuno di loro fino ad oggi?
Sono
rimasto in contatto con Fabrizio...ogni tanto ci sentiamo. Giacomo
Rosselli l'ho sentito due settimane fa. Con Renato pure ogni tanto
ci sentiamo. Sharon l'ho sentita fino a qualche anno fa poi ci
siamo persi di vista perché io non trovavo il suo numero e lei
nel frattempo deve aver cambiato casa e numero. Gli altri non
li ho più visti.
Sai
dirci per quale motivo ci fu un cambiamento di regia dopo la fatidica
puntata zero girata da Neri Parenti, mai andata in onda?
Non
lo so...non te lo so dire. L'ipotesi è che Neri Parenti doveva
girare un altro film, qualcosa di Fantozzi o qualcosa del genere.
Però è una ipotesi perché proprio non lo so.
Tu
avevi difficoltà a girare con lui?
No,
so che non mi voleva ma è una persona carina e simpaticissima.
La
terza serie della Fiction prevede numerosi cambiamenti: Antonello
Fassari lascia il posto a Mauro di Francesco, Nicoletta Elmi sparisce
dalle scene e viene giustificata da un ipotetico viaggio di Benedetta
in Corea. In più, a causa del malore di Ennio Antonelli, questo
viene sostituito da Paolo Panelli. Cosa sai dirci dei primi due
cambiamenti? Ci fu una rottura col resto del cast, scelte di copione…o
cos’altro?
La
Elmi credo non si mise d'accordo per questioni economiche; Fassari
non lo so se non l'abbia voluto fare lui oppure se fu sostituito...e
Allocca nella terza serie non lavorava tanto perché stavamo all'Università...
A
proposito di questo molti ritengono che ci fu un errore nello
scrivere la sceneggiatura perché non si è giocato di più sulla
scuola.
Beh
non so se fu un errore, ma senz'altro la scuola dava più possibilità.
E secondo me anche più successo! Secondo me la scuola è quasi
una garanzia: se hai la scuola, gli attori simpatici e una storia
che sta in piedi la scuola ti permette mille possibilità: è un
ambiente fisso di aggregazione nel quale è anche più facile riconoscersi.
In più per il pubblico la scuola ha un altro impatti. Vedere un
giovane all'università è un po' diverso: non ci si trova tra una
facoltà e l'altra...non è una classe! Secondo me quello è stato
un errore infatti. D'altro canto già non pensavano di fare una
terza serie. Una volta finita la maturità, una volta fatta, non
è che potessero tornare indietro! Anche se secondo me di queste
cose uno alla fine se ne frega: facciamo degli episodi che si
riferiscono all'anno prima, chi se ne importa...li facciamo lo
stesso! (per essere chiari: una specie di Star Wars con i nuovi
episodi che vanno a ritroso nel tempo!)
Com’era
Claudio Risi come regista?
Bravo.
Sapeva
cosa voleva?
Assolutamente.
Lì dovevi sapere per forza cosa volevi perché dovevamo girare
quindici pagine al giorno: o sai cosa vuoi altrimenti niente!
Anche perché la 3 C era girata in pellicola, quindi era proprio
cinema anche se in piccolo...quindi bisognava essere bravi!
Domanda
pepata: sbocciarono amori nel cast? Sai, per noi Daniele Rossella
stanno ancora insieme! E si vocifera su due ipotetici amori che
ti possano aver riguardato…
Guarda
durante le riprese di amori veri e propri no. C'è stato, almeno
per quello che mi riguarda, un innamoramento, poi ci siamo incontrati,
con Sharon. Però tra una serie e l'altra stranamente è successo,
non mentre lavoravamo. E' successo in una pausa tra la seconda
e la terza serie...per caso ci siamo incontrati a Milano e ci
siamo accorti che in realtà era nato qualcosa, che ci piacevamo.
Non ci eravamo detti niente...poi abbiamo girato tutta la terza
serie e stavamo insieme...
Invece
tra Daniele e Rossella ovvero Giacomo Rosselli e Cluadia Vegliante...?
Niente,
non c'è stato niente...per voi staranno ancora insieme ma lì non
c'è stato niente! Mi ricordo una volta una scena divertente in
cui dovevano girare un bacio e mi pare di ricordare che Giacomo
la baciò davvero. Quindi ci fu 'sto bacio pazzesco, pure lungo...poi
il regista disse: "Stop!" Ci fu un attimo di silenzio,
poi la Vegliante si girò e disse: "Non so se vi siete resi
conto!" E lì ci fu il boato proprio...credo che Giacomo ci
avesse fatto tutto quello che ci poteva fare! E questo mi ricordo
che mi ha fatto ridere!...
Ci
racconti un aneddoto che ti è rimasto impresso avvenuto durante
le riprese?
Guarda
una cosa che mi è rimasta molto impressa è che una volta a casa
di Fabrizio e c'era Bruno Sacchi che era malato. La scena doveva
essere la seguente: lui stava a letto col termometro e quella
che faceva sua madre, la Papetti, doveva dire: "E' ora"
e levargli il termometro. Beh per girare questa scena abbiamo
fatto più di 40 ciak perché lei diceva qualsiasi cosa. Perché
iniziava a dire: "Che ora è?"..."Stooop! Nicolina
devi dire: è ora!...poi gli togli il termometro!" Lei diceva:
"Vabbè ho capito, ho capito!"...ciak successivo: "Che
ore so'?" Siamo andati avanti così per più di 40 ciak. Alla
fine c'era un'atmosfera irreale e tutti si dicevano: "Possibile
che questa non riesce a dire: E' ora!" Il botto è stato sul
40esimo ciak: "Motore, azione..."
"Devi abbozzà!" C'è stato
un attimo di silenzio e poi un'esplosione (grida....) perché non
si è capito come questa sia passata da "E' ora" a "Devi
abbozzà!" Questo me lo ricordo perché pensavo che noi dovevamo
terminare quell'episodio e io pensai: "Non finiremo mai!"
Non ci si poteva credere e questo è un ricordo che non scorderò
mai! Eravamo sfiniti! Quindi la Papetti...a vederla girare era
da ammazzarla perché non sapevi mai che diceva...sbagliava sempre,
sempre, sempre!! Un'altra volta doveva dire: "E' colpa di
quegli antipatici cuscinetti di grasso!"...lei alla fine
se ne uscì con quella che è stata poi una grande trovata: "antipatici
cuginetti di grasso!"....però prima di arrivarci siamo passati
per "quegli antipatici fijoletti de grasso!" E lì pure
ci fu il boato, perché uno si può pure sbagliare a dire cuscinetti
per cuginetti, come poi fu, però da qui a dire fijoletti!!! Sei
malata!...alla fine in video è andato cuginetti!!!...
L’ultima
puntata della terza serie ci lascia con l’affermazione di Bruno:
“Forse ci saremo anche l’anno prossimo”. Cosa portò ad abbandonare
una serie di tale successo?
Non
so se motivi economici...oramai noi costavamo tanto quindi quello
sicuramente ha influito. Ma credo vari motivi...
Inoltre
noi ti abbiamo visto anche nelle tue apparizioni televisive e
un anno, in una trasmissione Rai, dicesti che si sarebbe probabilmente
fatta una nuova serie della Fiction. Cosa stava succedendo in
quel periodo e perché il progetto non andò a buon fine?
Ci
aveva contattato un produttore romano facendoci firmare un'opzione
in cui ci impegnavamo a girare con lui una eventuale quarta serie
e anche pagandoci per questa opzione. Per cui a quel punto una
volta che uno t'ha pagato sei portato a pensare che non sia un
ciarlatano come tanti. Invece ci siamo presi questi soldi molto
felicemente e non l'abbiamo più sentito, né io, né Fabrizio, né
Renato...
Poteva
trattarsi del progetto di Drovandi: "3 C Disco Club?"
Sì,
poteva essere...però non ne ho mai più sentito parlare...
In
seguito ti abbiamo anche visto a Meteore insieme a Fabrizio Bracconeri.
Sai dirci per quale motivo gli altri tuoi colleghi non si presentarono
con voi?
So
che Sharon non c'è voluta andare...Daniele e Rossella poteva avere
un senso averli tutt'e due ma uno da solo...e poi c'è il fatto
che io sono rimasto con la stessa faccia da cazzo...nonostante
io sia invecchiato, nessuno ha esitazione: mi beccano subito.
Altri non li riconosci più neanche tu da appassionato...vedi Fabrizio
che è un'altra persona nel vero senso della parola!
L'hai
visto con la Premiata Ditta?
Ne
ho visto una puntata...tra l'altro io ho cominciato con la Premiata
Ditta nell'Allegra Brigata: eravamo Roberto, Pino, Francesca,
Tiziana, Fabio Camilli, io, Massimo Popolizio, attore italiano
di Teatro che ora lavora con Ronconi..eravamo una decina di pazzi
ed è stato il periodo in cui mi sono divertito di più in tutta
la mia vita...
Tra
l'altro poi dopo Pino Insegno e Roberto Ciufoli erano anche nella
serie...
Sì!...aspetta
Roberto che ha fatto?
Faceva
lo scagnozzo di Bruno...
Ah
sì!...l'avevo rimosso!
A
loro li fornisti tu i contatti per la serie o fu merito di Enrico
Vanzina?
Sai
che non me lo ricordo?
Una
domanda particolare: Com’è Guido Nicheli nella realtà?
Così
come lo vedete!
Ricordi
qualcosa dei suoi ciak?
Ricordo
che una volta noi dovevamo fare un giornalino e lui ci doveva
sponsorizzare. Doveva dire una battuta che non aveva studiato
perché non studiava mai!...e non imparava mai a memoria. Allora
doveva fare: "Voi fate il giornale taac...mettete i miei
salumi, e io tic, ti do il danaro..." Siccome lui sbagliava
sempre io per aiutarlo gli ho detto: "Ma non si potrebbe
fare prima il tic e poi il tac?" Lui allora si fermava e
mi diceva. "Hai sbagliato!" E noi gli dicevo: "No
guarda che io ho sbagliato per dare una mano a te, per cercare
di parare!" Questa è una delle cose più belle che è andata
in video...come quella che avvenne quando arrivò una telefonata
nella cartoleria di Giuliani. Massimo quando girava, faceva sempre
15 pagine di fila perché siccome è bravo, la produzione lo sapeva,
e soprattutto costava anche tanto, allora quando arrivava gli
davano delle pappardelle così e lui le faceva veloce come un treno!
Un giorno durante una di queste pappardelle con Bruno, aveva quasi
finito ed è squillato il telefono e lui con una scioltezza che
non ti dico..."Maria rispondi tu??" E' andato in video
e non fa una piega...lì ci fu l'applauso dopo lo stop del regista.
Ed è poi tra l'altro la puntata che io ho rivisto recentemente
di notte e non me lo ricordavo che era andato quel ciak in video
e invece è stata proprio quella montata...è sicuramente un attore
eccezionale!
Ora
dimmi un aggettivo per ognuno dei tuoi colleghi:
Fabrizio
Bracconeri:
Straripante.
Nicoletta
Elmi:
Mistery.
Sharon
Gusberti:
Sharon
non saprei...la ricordo con affetto!
Giacomo
Rosselli:
Integerrimo,
onesto, bravo...un bravo attore...
Claudia
Vegliante:
Meno
integerrima! (scoppia a ridere!)Molto simpatica, molto
carina...Claudia Vegliante è una peperina!
Francesca
Ventura:
Simpaticissima.
Stefania
Dadda:
Mistery
2. Non sapeva remare...mi ricordo che mi aveva impressionato questa
cosa di Stefania. Eravamo a Tropea, facemmo una gita col pattino
a fare il bagno e le dissi di remare...e lei mi rispose che non
ne era capace. Le chiesi se avesse mai remato e mi rispose di
no. Ne rimasi allibito: siamo in una penisola, ci sarà andata
al mare qualche volta...dove ha vissuto??...questa cosa mi impressionò.
Renato
Cestiè:
Sensibile.
Enio
Drovandi:
Pazzo.
Ennio
Antonelli:
Era
un personaggio del cinema italiano. Ha lavorato con Fellini, con
gli Americani, con tutti. Era uno veramente...
Quanto
era importante secondo te nella serie un personaggio come il suo?
A
rivedere la serie dopo tanti anni, i genitori di Bruno Sacchi
erano una forza della natura. Come inquadravano loro ridevi, pure
se non dicevano niente...io mi ricordo la segreteria telefonica:
"Aho!"...cioè una cosa...e allora non me ne rendevo
conto. A rivederle adesso mi fa ammazzare!...Aho!
Secondo
te ci fu qualche danno alla serie quando fu sostituito da Paolo
Panelli nonostante la bravura di quest'ultimo?
Credo
che non ci sia neanche da paragonare i due attori perché Paolo
Panelli è un attore, Ennio era quasi un non-attore...Paolo Panelli
secondo me non c'entrava niente in quel ruolo...era un ottimo
attore, è stato il mio padrino, amico dei miei di infanzia. Paolo
Panelli e Bice Valori per me sono stati degli zii da quando io
ero bambino. Quindi puoi immaginare quanto fossi contento che
venisse a girare con noi. Però non c'entrava niente in quella
parte specifica...lì serviva uno con la faccia di Antonelli e
non un attore fine come Panelli, una persona colta, educata...lì
serviva un bruto! In quel ruolo Ennio Antonelli era perfetto!
Su
Massimo Giuliani vuoi aggiungere ancora qualcosa?
Sicuramente
è stato il più bravo attore che ha girato nella 3 C. Quando ha
fatto i Ragazzi della 3 C lui aveva non dico 20 anni di carriera,
ma poco ci mancava! Massimo è uno che ha fatto davvero di tutto!
Ha
fatto anche una parte con Bud Spencer (Qui ci riferivamo a
Renato Cestié e ci siamo un po' impaperati!! Scuse a Massimo e
scuse a Renato!!)....e per restare in tema: so che adesso
stai per girare qualcosa con Terence Hill...
Sì,
faccio una puntata di "Don Matteo"!
Antonello
Fassari:
E'
molto simpatico. Non ci siamo più visti dall'epoca, ma è una persona
carina, simpaticissima...anche se non siamo d'accordo politicamente....
Perché
quali sono le tue idee politiche se te lo possiamo chiedere?
Non
lo so più neanch'io. Mi sono sempre considerato come uno di sinistra
ma ormai mi danno del fascio! Le mie idee attuali evidentemente
non si rispecchiano più nella sinistra italiana. Devo dire che
però ho rincontrato dei miei vecchi amici ai quali è successa
la stessa cosa. La sinistra sta vivendo un periodo di crisi brutta
e disonesta. Dai fatti di Genova ha cominciato proprio a salirmi
un astio, un malcontento...per la disonestà non delle persone
che vanno a manifestare...perché io sono convinto che su quelle
100.000 persone che erano lì 70.000 erano oneste e che manifestavano
anche per cose giuste anche se poi non le condivido. Io sono convinto
che la globalizzazione non sia sbagliata in sè: è sbagliata perché
ce n'è poca. Per me il problema è che ce n'è poca: e allora chi
rimane fuori, rimane sempre più fuori e per chi c'è dentro sta
sempre meglio! E' questo che crea lo scompenso. Ma protestare
contro la globalizzazione in toto mi sembra delirante ; lo posso
capire in un sedicenne, ma non in un sessantenne a capo di un
partito politico. Allora lì c'è disonestà, lì c'è l'appropriarsi
di pulsioni giuste per scopi tuoi. Perché hai provato a fare l'alternativa
di sinistra e non ce l'hai fatta, hai provato a scinderti
e non ce l'hai fatta; vedi che adesso c'è un grande movimento
di giovani e ti butti lì?? Li butti in piazzi con qui figli di
puttana che spaccano tutto? Che cosa succede??...Succede che c'è
un morto, questo succede. E allora, il morto: poveraccio!...ma
non fatemelo passare per martire. Perché quando io andavo in piazza
e hanno ammazzato Giorgiana Masi...cioè Giorgiana Masi stava camminando
con una sua amica e le hanno sparato in testa! Questo stava tirando
una cosa nella camionetta dei Carabinieri. Non è la stessa cosa
e tu non me la puoi far passare come la stessa cosa! E questa
cosa veramente mi ha fatto indignare e non poco! Dico no, allora
no...non mi sta bene: non mi state più bene! E questo ha creato
una serie di cose che poi ho visto confermarsi sempre di più:
perché manifestare per i poveri è una cosa giustissima,
ma far credere che lo sono per colpa nostra è una infamia. Ed
è facile che la gente ci creda. I ragazzi sono giovani e non conoscono
la Storia..ne sanno di meno, giustamente, è normale...e allora
se quelli sono poveri non è colpa nostra. L'unica nostra colpa,
per come la penso io, è che noi non facciamo abbastanza per loro.
Ma 50 anni fa, solo 50 anni fa, morivamo di fare noi, noi, qui
a Roma...la gente qui sotto!!...non 200 anni fa, ma 50! E non
moriamo di fame grazie alla globalizzazione...quindi ce n'è troppo
poca! Io quando vedo 10 McDonalds e le foto di Kabul penso: "Ma
non starebbero meglio con 10 McDonalds i bambini afghani?"
O quando sento parlare di lavoro minorile...benissimo, abbattiamolo
il lavoro minorile...ma quando sento che i bambini e gli adolescenti
che lavoravano alla Nike e che ora non ci possono più lavorare,
sono costretti a prostituirsi per mangiare...allora era meglio
che lavoravano alla Nike!! Ogni cosa allora va analizzata nella
sua situazione..invece partire con gli slogan significa solo fare
sì che Bertinotti & company prendano i voti. A me il fatto
che il padre di Giuliani si presenti alle elezioni con i D.S.
sta sul cazzo! Ti devi presentare perché hanno ammazzato tuo figlio?
Non è un fatto di merito!
Non
è bello che ci mangino sopra!
Esatto!...cavolo,
un po' di rispetto!
Restando
in tema attualità:
come vedi gli eventi che stanno sconvolgendo il mondo dall’11
settembre?
Come
li vedo?...con grande paura come credo tutti noi. Ecco...dopo
gli eventi dell'11 settembre ho litigato con la maggior parte
dei miei amici di sinistra! Come me...anche se forse io non lo
sono più..ecco: Tony Blair secondo te è di sinistra?...Secondo
me sì e io con lui mi trovo! E' una sinistra che capisco. Comunque
dopo l'11 settembre: la paura!...la paura fisica perché lo faranno
anche qui, lo faranno!...non è una ipotesi ragazzi, no!...E' una
certezza! Siccome sono passati dei mesi noi siamo a posto...no!
E' una certezza: avremo i morti qui! Questa è una cosa di non
ritorno: non si torna indietro! Hanno fatto quello?...La prossima
che faranno sarà di più! E di più di quella!...
Allora
innanzitutto la paura fisica per me, per mia figlia...Cioè mia
figlia vede la tv e dice: "Ma papà viene la guerra anche
da noi?" E io non le posso più dire di no. Allora primo:
paura. Secondo: "Perché succede questo? Perché quelli sono
poveri? Sì anche, ma non solo! Bin Laden non è povero. Arafat
non è povero!" E di nuovo mi interrogo e mi richiedo: "Ma
allora? Perché succede? Perché hanno degli obiettivi. Quali sono?
Politici! Forse far sparire Israele dalla faccia della Terra!
Avere più ingerenza in uno stato arabo e tra virgolette democratico?
Ma il primo obiettivo è la paura: bisogna difendersi!!"
E
qui mi sono trovato di nuovo dall'altra parte quando ci si è indifesi?
Che vuoi lasciare una cosa del genere impunita? Ma vai a uccidere
anche degli innocenti?? Lo so, ma questa è la GUERRA! Tra l'altro
poi non c'è un colpevole, non uno, ma una organizzazione gigantesca
che ha ramificazione in Stati! E allora bisogna difendersi...capisco
i tuoi problemi però non mi pestare i piedi perché altrimenti
sparo pure io!
Dopo
gli eventi del grattacielo Pirelli la paura è tornata?
Beh
certo...è tornata a tutti!...La stessa scena...low budget! Italiano...Cinema
Italiano...Cinema Americano!...poi lì si è invece visto che...però
io non ho paura di quello! Io ho paura dell'acquedotto inquinato,
delle cose chimiche, delle battaglie batteriologiche. Siccome
si è visto che questa gente non solo non si frena, ma...
Cioè
noi bombardiamo delle case e tra queste ci possono essere delle
vittime civili, ma per loro i civili sono l'obiettivo! E allora
se è il loro obiettivo: Aiuto! Siamo tutti obiettivi. E quindi
allerta ecco!
Tornando
alle cose allegre: ci dai un aggettivo su Antonio Allocca?
Guarda
con Antonio Allocca avevamo un problema: era talmente buffo certe
volte che ci mettevamo a ridere anche noi e lui si inkazzava tantissimo!
E allora c'era questo problema specie con Renato!...Non ci potevamo
guardare negli occhi perché ci veniva proprio da sbottargli a
ridere in faccia proprio e lui si arrabbiava molto! Perché aveva
ragione: è un attore napoletano, molto professionale, molto bravo
e quindi sai: noi che gli ridevamo in faccia non facevamo una
bella figura! Lui poi doveva recitare, lavorare...quindi per noi
era un problema perché lui alle volte era talmente buffo che....quindi
direi divertente!
Nicolina
Papetti:
Oltre
ogni limite!
Guido
Nicheli:
Din
Don!...è una cosa in codice perché per din don si intende che
è una campana...non studiava mai!
Annabella
Schiavone:
Eh...quella
era una grande attrice! Brava!
Isaac
George:
Un
aggettivo? Sporco Negro!...lo chiamavamo sempre così....perché
la prima volta me lo presentarono così!..Poi io lo conoscevo da
prima...siamo amici da prima dela 3 C, dal teatro! E poi Isaac...le
trombava tutte!! Lui al Drive In ha fatto un macello!!
Riccardo
Rossi:
Maniacale!...In
tutte le sue cose!
Fabio
Camilli:
Fabio
è un amico di infanzia!!!
Il
pubblico italiano viene spesso accusato dagli attori per essere
così tanto attaccato ad un solo personaggio che l’attore interpreta....Chicco
Lazzaretti...
Ed
è tutto falso!!
E'
pesante essere legato così tanto ad un personaggio?
E'
pesante sì! Perché comunque in Italia è difficile scrollarsi di
dosso le etichette. Perché se ti fai la reputazione di attore,
tra virgolette, cazzaro, ti chiamano sempre per fare l'attore
cazzaro! Che poi può essere anche divertente...però se uno fa
l'attore significa che desidera anche cambiare ruoli! Ecco io
sono stato ad esempio contento di fare in "Sei Forte Maestro"
un pezzo strappacuore perché non l'avevo mai fatto in cinema e
avevo voglia di dimostrare che lo so fare! Certo è più noioso
fare delle scene tristi...però da' anche soddisfazioni...
Specie
con attori con cui non leghi parecchio...dai raccontaci un aneddoto
su "Sei Forte Maestro"!!
C'era
la bambina che faceva mia figlia nel telefilm e io le sono andato
vicino. Le faccio: "Oggi c'è una scena lunga...vuoi fare
una prova di memoria?" "No!" "Vuoi che ti
dia le battute?" "Me l'hanno già date!"...pensa
te! Una bambina di 13 anni!...
Si
sapeva gestire già così?
Quando
giravano i primi piani suoi piangeva...quando giravano i miei
mi rideva in faccia! Come quegli attori veri proprio!!!...
Ovviamente
Fabio Ferrari non è solo Chicco Lazzaretti. Successivamente a
“I Ragazzi della 3 C”, ti abbiamo visto nell’89/’90 nel ruolo
del Capitano Baldani nel telefilm “College”...
Guarda
a proposito di "College", questa è una cosa che in Italia
ti fa pensare a come funzioni il sistema: io ho fatto tre serie
di successo giusto? In cui interpretavo un ruolo vincente, un
personaggio simpatico, di enorme successo. Passano due anni e
vado a fare un ruolo marginale, un po' antipatico, in un'altra
serie. Una cosa del genere in America non succederà mai! Uno mi
può dire: "Perché l'hai fatta?" Beh, devo farla, devo
campà! Quindi devo fare quello che mi offrono! Senza falsa modestia:
se io, Fabio Ferrari, alto come sono, in quella serie avessi interpretato
il ruolo di Marco Poggi, quella serie sarebbe andata molto meglio!
Ma non perché sia più bravo di lui...perché sono più simpatico
e perché avevo allora molto successo! Perchè poi ci devi mettere
un inglese figone del quale alla gente di Keith Van Hoven non
fregava niente?...Io sono convinto che se io fossi stato Marco
Poggi quel serial sarebbe andato come la 3 C! Per cui ci siamo
trovati a fare io Baldani e Fabrizio Carletto. Avevamo già firmato
il contratto con quel produttore che già produceva "College"
e che si è dovuto totalmente inventare i nostri ruoli appositamente
per noi! Ma tu non butti via così due attori che hanno portato
al successo tre serie e di cui 15 anni dopo stiamo ancora qui
a parlarne! Non mi è piaciuto lavorare per "College"!
Anche se poi mi sono divertito molto con Roberto Della Casa, che
è un attore bravissimo e simpaticissimo...siamo stati bene insieme.
Poi la storia era un po' buttata lì! Dove sta questa accademia,
chi sono questi, che fanno?....ma ha avuto anche il suo successo...
Il
ruolo di Baldani ti divertiva?
Il
ruolo mi divertiva, ma non aveva...a parte che non ho un buon
ricordo di quel periodo per tanti motivi personali...non c'entrava
niente che io in quel momento facessi quel ruolo lì! Perché venivo
già da tre serie da protagonista!
Il
bello dei Ragazzi della 3 C comunque era che anche se voi tre
eravate i protagonisti, non eravate solo voi protagonisti assoluti,
ma lasciavate anche molto spazio agli altri!
Erano
tutti perfetti! I ruoli erano tutti perfetti!
I
tuoi esordi sono a Teatro no? Ricrodiamo “L’Allegra Brigata”...
Sì!...eravamo
tra la goliardia e il Teatro!
Anche
i titoli ce la dicono lunga! “Giulio Cesare è…ma non lo dite a
Shakespeare”, “Supercalifragilispichespiralidhorror” per la regia
di Massimo Cinque...
Sì,
ho iniziato con loro e mi sono divertito come un matto!
I
contatti per entrare nell'Allegra Brigata come li hai avuti?
Da
Fabio Camilli. Facevo l'Università e non avrei mai pensato a fare
l'attore.
A
cosa ti sei iscritto?
"Storia
della Musica".
Ti
sei laureato?
No.
E
ancora ricordiamo la commedia musicale “Il Giorno della tartaruga”
di Garinei e Giovannini. Attualmente preferisci il teatro o la
televisione?
Quello
dopo la 3 C. Già ero un attore popolare e devo dire che la 3 C
mi ha portato poi tanto lavoro.
Ti
sei trovato bene lì?
Molto
bene. Ho faticato come un pazzo perché era uno spettacolo difficile
a due attori. Stare in scena per due ore di fila non è semplice.
Cantavo, ballavo e poi stavo vicino ad una che era un mostro di
bravura...quindi mi sono dovuto fare un mazzo tanto!! Però ne
ho un bellissimo ricordo anche perché coincide con un bellissimo
ricordo della vita mia personale. Ma poi si può dire perché non
ho nessun problema a dirlo: Io ho avuto problemi di droga pesante
e pesanti e devo dire che ho un bellissimo ricordo perché "Il
giorno della tartaruga" è stato un premio per me al mio lavoro
per uscire fuori dalla droga. Sono stato un anno e mezzo a combattere
per uscire fuori da questa cosa e ho lavorato duro per riuscirci.
Io ero, diciamo, pulito da sei mesi quando mi è arrivata questa
proposta e io l'ho considerata un po' un premio. E' stato proprio
un dire: "Sei stato bravo, adesso c'è il premio...e chiudi
proprio..." Infatti ho chiuso del tutto il capitolo.
Molte
persone non hanno questa fortuna. Che consiglio puoi dare loro?
Di
non incominciare.
E
se hanno già incominciato?
Di
uscirne al più presto possibile.
Tornando
al cinema: hai esordito con "Vacanze In America" col
ruolo del Pappola. Tutti ti ricordano che, insieme a Giacomo Rosselli,
Fabio Camilli e Jerry Calà. Cosa ricordi di quel film?
Sì,
Giacomo l'ho conosciuto lì! E alla fine di "Vacanze In America",
Carlo Vanzina ci parlò di questo progetto per la 3 C! Ci disse
solo che ci avrebbe chiamato per questa cosa.
Fu la prima volta che ti recasti in America?
Si.
Come
vivesti quel periodo?
Magicamente.
"Com'è l'America Don Buro?" Ti dirò: "Vasta!"
Partimmo da Roma e andammo diretti a Los Angeles. Ricordo poi
che la seconda sera che eravamo lì siamo usciti io e Fabio Camilli.
Dopo un chilometro abbiamo incontrato Christian De Sica, che ci
ha presentato Vincent Price, non so se sapete chi è! E ci
ha presentato come suoi colleghi....perciò io e Fabio eravamo
al settimo cielo. E devo dire che siamo stati benissimo. La nostra
prima uscita per Los Angeles io e Fabio siamo andati in giro per
dei locali. Alle due di notte ci siamo ritrovati su una Mustang
rossa decappottabile!...e gridavamo: "America!!!" E
La cosa forte è che dicevamo: "Ce pagano!...Ce pagano pure
per venire qui!..." Questa era la parola d'ordine dell'America:
"Ce pagano!" Poi non è che ci pagassero chissà quanto
però era proprio l'idea di essere pagati per essere lì! Era proprio
un sogno!
Ma
al cinema hai anche interpretato “L’Attenzione”, “Il Nodo Alla
Cravatta” e “A Me Mi Piace”, quest’ultimo diretto da Enrico Montesano.
Com'è lui?
No
comment!..sorvoliamo!
Beh
poi hai fatto anche “Dio C’è” con Riccardo Rossi e Chiara Noschese.
Sì,
ho fatto una partecipazione amichevole. Mi ha divertito molto
vedere Riccardo che urlava come un pazzo nel film! Tra l'altro
lì ho conosciuto anche Maurizio Santilli che ho poi rincontrato
in "Sei Forte Maestro"...dove faceva il bidello...un
bravissimo attore napoletano!
Tra
l'altro era presente anche l'attrice che poi lavora oggi in "Un
Posto Al Sole" e che ha lavorato con te in "Sei Forte
Maestro"...hai partecipato tra l'altro a una puntata di "Un
posto al sole" se non sbaglio...
Sei
o sette puntate sì! Io in quella produzione facevo uno schifo
d'uomo....io faccio tutte schifezze di uomini!...adoro farlo!
Beh
Chicco non lo era!
Ti
dirò: io nella vita non sono come Chicco però sono uno simpatico.
Chi mi conosce dice: "Fabio è uno simpatico!" Quindi
facevo bene o male uno che era vicino a me, invece fare una merda
mi piace di più come attore perché è una cosa lontana da me. E
quindi devi trovare quali sono i meccanismi psicologici di uno
stronzo, che tu non hai e allora in "Un Posto Al Sole",
dove ho fatto davvero uno schifo, perché facevo una fetenzia d'uomo...ricattavo
il portiere...è una cosa veramente squallida...ecco lì mi sono
divertito moltissimo! Stavo lì a vedere che tutta la famiglia
era schierata contro di me e io facevo: "Ma che bella famiglia
unita!..che bel quadretto!" Proprio da merda, da schifo!
Qual
è il ruolo che ricordi con più affetto?
Achtung
Vendetta.
Il
film anche quindi...
No
quello era teatro!
Quanto
a film o produzione televisiva?
E'
dura perché...no...non saprei: Chicco dai!
A
tuo parere qual è il migliore regista con cui hai lavorato?
Claudio
Carafoli.
Il
migliore attore?
Luca
Zingaretti.
Ci
tracci una tua Top Ten di film che consigli ai nostri appassionati?
1)
Jule e Jim
2) Via Col Vento
3) Barry Lindoln
4) Brazil
5) Providence
6) Apocalypse Now
7) Un Americano A Roma
8) La grande guerra
9) La Stangata
10) Europa
11) Il Laureato che credo sia stato il film che mi ha fatto dire:
"Voglio diventare un attore!"
12) La Vita è meravigliosa
13) L'uomo che uccise Liberty Valance
(per
questi ultimi due Fabio mi ha richiamato via cellulare, dicendomi
che parlando con la moglie si era mangiato le mani per esserseli
dimenticati nella Top 10!)
E'
stato difficile iniziare a recitare?..entrare nel giro?
Io
ho cominciato per caso. Fabio Camilli era nell'Allegra Brigata
e dovevano sostituire un attore che andava via. Io stavo facendo
l?università e avevo deciso di abbandonare. Stavo andando a portare
dei dati miei per fare il corso di pilota di aereo.
Oggi
per poco avremmo avuto Fabio come pilota d'aereo!!
E
avrei fatto tanto meglio!! Comunque Fabio mi chiese di provare.
Sono andato e ho iniziato così!
Hai
un consiglio da dare a chi vuole intraprendere questa carriera?
Non
scoraggiarsi e imparare perché è un lavoro che si impara a poco
a poco. Se sei negato non imparerai mai. Ma se hai delle qualità
per tirarle fuori ci vuole tempo...oppure ci vuole un grande regista.
Insomma la prima cosa è non scoraggiarsi. Se rivedo le prime cose
che ho fatto mi sembra di essere un cane, terribile! E ho imparato:
ora recito.
Hai
dei rimpianti nella tua carriera?
No.
C'è
qualcosa che avresti voluto fare e che ancora non hai fatto?
Una
cosa che qualsiasi attore sano di mente vorrebbe fare: "Amleto"!
Beh io penso che se uno fa questo mestiere e l'ha visto almeno
una volta in film o inscenato a Teatro, non possa non venire voglia
di farlo! Io so che non lo farò mai!
Per
quale motivo?
Perché
ho 42 anni, perché sono alto un metro e dieci centimetri, perché
sono bruno e perché non ho nulla del Principe di Danimarca. Poi
in effetti: mai dire mai! Però sicuramente un Riccardo III lo
faccio!
A
cosa stai lavorando al momento e dove possiamo vederti al lavoro?
Al
momento sto facendo "La Squadra".
A
Teatro invece?
A
Teatro in questo momento non faccio nulla e devo dire che la mia
attività teatrale con la nascita mia figlia si è molto ridotta
perché non voglio fare tournèe. E questo quindi è molto riduttivo
per il Teatro!
Tra
cinema, teatro e tv quale mondo preferisci?
Il
cinema perché non lo conosco direi. nel senso che il Teatro è
quello che ho fatto di più! Televisione pure ne ho fatta tanta.
Di cinema veramente pochissimo. Vedere il tuo faccione quattro
metri per tre è molto bello. Inoltre permette di recitare nel
modo che mi è più congeniale. Io credo di essere più bravo come
attore di cinema, perché penso di essere un attore che cerca di
recitare con gli occhi. E gli occhi si vedono al cinema. A Teatro
si vedono poco e allora siccome sono più per una recitazione di
dentro, piuttosto che per quella di fuori, il cinema è quello
che mi piace di più. Però non l'ho mai fatto...o quasi!
Ho
letto che i tuoi hobby sono il nuoto, sci e equitazione. Inoltre
sai suonare il piano.
Diciamo
che il piano è il primo!
In
genere che musica ascolti?
Prevalentemente
classica.
Il
tuo autore preferito?
E'
difficile però diciamo Beethoven! Beethoven è un autore che ti
accompagna per tutta la vita, mentre ci sono quei periodi in cui
senti di più qualcosa...vai in fissa con qualcosa...però Beethoven
ti accompagna sempre!
Chiudiamo
l’intervista con una domanda “marzulliana” :
“Si faccia una domanda e si dia una risposta”.
"Ma
perché non faccio il cinema?" "A Fa', sei alto un cazzo
e mezzo!!" Mi faccio la domanda e mi do' la risposta? "Ma
so' pure tanto bravo però!!"
Ancora
una tua tipica espressione dalla 3 C?
"Non
c'è problema!" Perché mi ricordo che era una cosa che dicevo
abbastanza spesso...e poi dicevo a Bruno Sacchi: "Bruno aspetta
e mi ringrazierai!"
Ti
ringraziamo per averci concesso questa intervista e ti aspettiamo
a braccia aperte nel nostro fan club quando verrai a farci visita.
E'
stato un piacere...
Un
saluto al Fan Club?
Fan
Club! Mi raccomando ragazzi sto nelle mani vostre eh?...Continuate
a seguirmi sempre!
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