La
carriera cinematografica della bella nicoletta si sviluppa
soprattutto in giovanissima età, in cui partecipa
a numerosissimi film horror.
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Nicoletta
Elmi (attrice che ricordiamo bambina in 'Il Mostro è
in Tavola, Barone Frankenstein' di Paul Morrissey e con
Joe Dallesandro, mostri sacri del Trash a stelle e strisce
anni '70 alunni del sommo vate John Waters e cresciuti alla
corte di Andy Warhol; e, più grandicella, nel 'Demoni'
di Lamberto Bava, nel ruolo di una sexissima ma ambigua
e spettrale maschera di un cinema maledetto). Costei è
una liceale di Roma, pretesto per osservare in che modo
gli "adulti" di allora (tra i quali, sicuramente,
registi e sceneggiatori del telefilm) guardassero dall'alto
e dipingessero con tinte caricaturali, grossolane, ma paterne,
la figura della ragazza dark. A differenza di un Braschi,
lei crede sul serio in ciò che fa e che è:
veste costantemente di nero, porta occhiali scuri e guanti
neri, ma più per se stessa che per appartenere ad
una comitiva; i suoi compagni di classe sono per lo più
ragazzi qualunque, o al limite pseudo-panozzi non estremi,
ma in quel mosaico lei è (piuttosto) inserita, e
controbilancia perfettamente l'ottimismo e la goliardia
di un Lazzaretti (Fabio Ferrari) o la goffaggine di un Bruno
Sacchi (Fabrizio Bracconeri). Di curioso c'è che,
pur essendo lei inconfondibilmente dark, intorno alla sua
figura di musica non si fa menzione: i suoi interessi sono
la poesia (tenera quando recita i suoi componimenti ad una
scalcinata manifestazione e poi scopre che il suo poeta
preferito, Ramon , ronfa della grossa, o quando ne declama
una il giorno di Natale a casa dei "burini" Sacchi
per poi sentirsi rispondere: "Carino, ma annava mejo
er due novembre!"), la cartomanzia, l'astrologia e,
soprattutto, il cinema coreano (!!) Memorabile l'episodio
in cui decide di girare un film, ma, non potendo ricreare
nel paese dell'amatriciana e della Curva Sud l'atmosfera
di una pellicola coreana, si dedica, ovviamente, all'Horror,
che poi scadrà irrimediabilmente nel tragicomico.
Pessimista, angosciata, depressa, femminista, vegetariana
(in un episodio dichiara di fare colazione con "patè
di semi di crisantemo" (sic!)), intellettualoide, salutista,
artista eccentrica e pedante fino al parossismo, "Benedetta"
porta all'estremo gli aspetti tipici della fanciulla gothic-esistenzialista;
un esempio per tutti: nell'episodio in cui è incaricata
di dissuadere il tenero ciccione Sacchi dal suicidarsi per
amore, poi lei, dark e negativa, finisce per lodare, enfatizzare
e consigliargli quel gesto estremo. Certo, è impossibile
prendere sul serio il suo personaggio: la recitazione ed
il contesto stesso lo impediscono, ma i suoi lunghissimi,
stupendi capelli castani ed il viso scheletrico, certo molto
bello ma anche severo ed inquietante, ricordano a tutti
noi che a volte della nostra attitudine oscura e decadente
si può anche ridere con intelligente autoironia.
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